L'altra settimana questo blog non l'avevo ancora creato, quindi non potevo ancora pubblicare questo post, ma lo faccio adesso.
Ho seguito un caso alla nota trasmissione "Forum" che mi ha molto colpito, e di cui vorrei annotare qui qualche riflessione, anche se a freddo. Spiego intanto di cosa it was:
a young man, for many vicissitudes, had been away from her family of origin, and was made a life apart from their parents, this is right, you say, independence, etc. etc.. Ok, true, but what happened next took a turn that his family did not expect, namely, a gay son that his son had been able to marry in Spain (a country where gay marriage is allowed by law ). This, of course, sparked uproar in the family, especially
because at some point this young man died, leaving a husband and a house owned by the latter in Milan. The point of all is that parents have not accepted the matter, saying they were shocked because the child would have to share with them his "diversity" without putting a fait accompli, and, worse, dead.
What happened then? The loving suocerina you did? It has well thought out, with the excuse of not affecting the public sensibility, to close the family chapel in which the child was buried, and to prevent access to the generator. Not satisfied, immediately claimed to repossess all the material goods of his son.
From here, my thoughts on the matter. Do you not consider that if the child had been left without parents trusting that he was gay and had married her partner, un motivo ci sarà stato? Io credo se mio figlio, un domani, se io passassi a rimbombargli la testa ogni giorno che la moto è pericolosa, molto probabilmente, se dovesse avere questa passione, la prima cosa che farà quando avrà dei soldini da parte, sarà quella di comprarsene una senza venirmelo a dire. La stesa cosa è successa a questo ragazzo: ben sapendo le idee perbeniste e cattoliche dei genitori, sapendo che secondo i suoi genitori, avere un figlio gay sarebbe praticamente stata una disgrazia (ricordate le dichiarazioni di tempo fa di Albano sui figli gay ?) giustamente, secondo me, non se l'è sentita di andarglielo a raccontare. La cosa brutta di questa storia è che questi genitori non solo discriminano una persona innocente per il suo orientamento sessuale, ma peggio ancora, gli volevano negare il sacrosanto diritto di piangere un suo caro e di lasciargli un fiore al cimitero. Neanche una sua foto voleva lasciargli la suocera! Come se il figlio fosse stato una sua proprietà!
Se questa signora fosse qui, le farei presente senza peli sulla lingua che secondo me ha mancato di rispetto alla memoria di suo figlio, e lo ha ucciso due volte, comportandosi così. Signora cara, un figlio si ama per quello che è ! Non dia la colpa alla società, dei disagi che affrontano ogni giorno le persone omosessuali, perché la "società" è composta da tutti noi messi insieme, me e Lei compresa. Un figlio è un dono, e va amato e appoggiato sempre e comunque. Se nostro figlio ha un problema così grave, se si sente discrimanato dagli altri, come potrà sentirsi se vedrà che i primi a discriminarlo sono i suoi genitori?
Queste le mie riflessioni, in breve, dal lato morale della storia. A chi fosse interessato, può rivedere la sentenza e sapere come è andata a finire.
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